30 Dicembre 2009 - 6 Gennaio 2010
L’idea di andare a Dubai nasce a fine agosto quando, ormai consapevoli che l’inverno dovrà tornare, cerchiamo una scappatoia alle temperature rigide, al cielo grigio e alla neve da spalare. Scegliamo quindi Dubai principalmente per il clima, ma anche perché è relativamente vicina e perché ci piace l’architettura moderna. Scartiamo le varie isole dell’Oceano Indiano e il Sud America per i costi e i Caraibi per le ore di volo.
Controlliamo per giorni i prezzi dei voli su Kayak, vagliamo ipotesi assurde tipo scalo a Tallin ed eliminiamo le compagnie aeree meno sicure e alla fine ci viene in aiuto la KLM che con 350 € ci porta comodamente a destinazione, previo scalo ad Amsterdam. Booking.com ci viene in aiuto per l’albergo e la guida di Time out per organizzare le visite varie. Per prima cosa diciamo che Dubai non è assolutamente una città cara, o meglio, è una città che ha un’offerta turistica a 360°: puoi dormire con 40€ in un decoroso Ibis o spendere migliaia di euro per una camera al Burj Al Arab, puoi mangiare con 2€ in un ristorante etnico o far fuori una fortuna per un’aragosta in un ristorante top, puoi spostarti in taxi per mezzora con 5€ o noleggiare una limousine, insomma, tra vitto, alloggio e sfizi vari non abbiamo speso più di 700 € a testa per 8 giorni di vacanza.
Restare a casa propria è una negligenza di cui, presto o tardi, si verrà puniti (P. Morand)
Controlla subito su Expedia dove puoi andare....
30 Dicembre
Partenza alle 17 da Malpensa, destinazione Amsterdam. Dobbiamo fare i conti con controlli di sicurezza eccezionali per via del pazzo che pochi giorni prima è salito su aereo con dell’esplosivo, proprio ad Amsterdam e così l’ora e mezza di tempo tra un volo e l’altro la passiamo in coda. Alle 21 partiamo da Amsterdam con destinazione Dubai, dopo aver dovuto effettuare il de-icing dell’aereo, ibernato dalle temperature polari di questo inverno. Come non mai siamo contenti di aver scelto di passare il capodanno al caldo.
31 Dicembre
Alle 6 di mattina ora locale (le 3 in Italia) atterriamo a Dubai. L’aeroporto è grande, moderno, ordinato ed efficiente: il controllo passaporti è velocissimo per via dei 30 (!!!) impiegati che controllano e anche il ritiro delle valige è quasi istantaneo. All’uscita uno stuolo di più di 50 taxi attende ordinatamente i turisti. Tutti i taxi sono dotati di tassametro moderno, ben in vista, chiaro e sempre acceso, in modo da evitare spiacevoli equivoci. Percorriamo i 15 Km che ci separano dal nostro albergo su strade in perfette condizioni, con 6 corsie e ad una velocità impressionante. Alle 7 siamo nel quartiere di Burj Dubai downtown, dove abbiamo prenotato l’hotel Al Manzil, che consigliamo assolutamente. E’ un 4 stelle nuovo, di dimensioni contenute, stile arabeggiante-design; il personale è gentilissimo ma mai invadente, le camere ampie, luminose e ben pulite. La particolarità delle camere sta nel bagno a vista sulla camera da letto (wc e doccia sono invece schermati da una vetrata). Adatto sicuramente a coppie in cerca di relax, non a famiglie con bambini. La cosa migliore è comunque la posizione assolutamente centrale rispetto a tutto quello che c’è da vedere a Dubai: in 10 minuti di taxi raggiungi la Sheik Road e il Mall of the Emirates, in 20 minuti il Creek, la vela, la marina, l’aeroporto, mentre il Burj Dubai e il Dubai Mall sono a 5 minuti a piedi e la metro a 15 minuti.



Nonostante sia molto presto ci danno subito la camera e così possiamo partire con l’esplorazione del quartiere che ospita il grattacielo più alto del mondo, con tanto di specchi d’acqua e isola in stile Las Vegas, oltre ad un centro commerciale immenso. Tutto questo in maglietta corta e infradito sotto un sole meravigliosamente caldo... La prima impressione è più che positiva: c’è armonia in quello che hanno costruito, più verde rispetto a quanto immaginato e più calma e ordine rispetto a città come Las Vegas.




Nel pomeriggio ci godiamo un meritato riposo a bordo piscina, con tanto di bagni in acqua più che calda.
La sera ci prepariamo per salutare l’ultimo dell’anno dalla spiaggia del Burj Al Arab, con un pic nic a base di salmone e avocado. Prendiamo un taxi fino al Mall of the Emirates e da lì facciamo una passeggiata di 30 minuti per raggiungere la spiaggia. Ci sistemiamo insieme a tantissima altra gente e aspettiamo di dare il benvenuto al 2010 con i famosi fuochi d’artificio.


Quando decidiamo di tornare verso l’albergo le strade sono un groviglio infernale di auto incolonnate e così ci avviamo a piedi e raggiungiamo di nuovo il Mall of The Emirates, dove il traffico è decisamente più scorrevole e con un po’ di pazienza riusciamo anche a fermare un taxi.
1 Gennaio
Come previsto ci svegliamo sotto un cielo insolitamente grigio per Dubai, ma partiamo comunque alla scoperta dei quartieri di Deira e Bur Dubai. L’idea è quella di prendere un bus fino a lì, ma scopriamo che è necessario comprare una tessera ricaricabile che vendono solo in metropolitana ed essendo venerdì la metro è chiusa fino alle 14. Siamo quindi costretti a prendere un taxi che comunque risulta sempre essere estremamente economico (5 € per 20 minuti di tragitto a 120 km/h). Iniziamo la visita dal vecchio quartiere di Bastakia, diamo uno sguardo da fuori alla moschea e attraversiamo il souk dei tessuti per arrivare al creek. Qui sembra di essere anni luce lontani dalla modernità dei grattacieli dei quartieri nuovi: le case sono basse, le strade affollate di piccoli negozi e take away di cibo etnico, gli odori sono penetranti, i suoni forti: ci ricorda il disordine e l’atmosfera del Marocco, più che la ricca Dubai che vediamo solitamente in televisione. Prendiamo un’abra per attraversare il fiume e raggiungere Deira, dove vogliamo visitare il souk dell’oro e delle spezie. Le abra sono delle imbarcazioni tradizionali in legno, che per pochi centesimi ti trasportano da una sponda all’altra in pochi minuti. Il souk dell’oro è un piacere per gli occhi, meno per il portafogli e per il marito, che si aggira con circospezione e cerca di distrarmi con fare disinvolto. Causa improvviso diluvio siamo costretti a fermarci più del dovuto, così mentre le strade si riempiono di centimetri di acqua io contratto per un charm a forma di Burj Al Arab che non comprerò mai...






Passiamo poi al souk delle spezie che è uguale a uno dei tanti visti altrove nel mondo e poi vaghiamo un po’ per il creek fino a raggiungere il palazzo del Comune; le nuvole svaniscono regalandoci un tramonto splendido, mentre le strade sono ancora completamente invase dall’acqua. Raggiungiamo la metro di Union dove finalmente riusciamo a comprare la tessera per usare i mezzi pubblici: scegliamo quella silver che costa 4 € con 3 € di biglietti inclusi per la classe standard (c’è anche quella vip): non siamo riusciti a capire esattamente quanto costa un viaggio, perché a seconda delle zone che attraversi scala una cifra totalmente aleatoria. La tessera si ricarica nelle stazioni metro e in quella centrale del bus. Le stazioni metro sono ovviamente nuovissime e molto funzionali, i treni veloci e puntuali, purtroppo però molte stazioni sono ancora chiuse e i bus sostitutivi di connessione lenti e disorganizzati.



(stazione della metro)
La sera usciamo nel nostro quartiere per vedere il famoso spettacolo delle fontane fronteggianti il Burj Dubai (ogni 30 minuti a partire dalle 18 fino alle 23, più tardi il venerdì e il sabato) sulle note di Bocelli: lo spettacolo è molto bello ed emozionante.




2 Gennaio
La mattina ci rechiamo alla moschea di Jumeirah dove ogni sabato organizzano degli incontri per conoscere la cultura islamica. La visita è interessante anche se il taglio dato è molto pubblicitario e turistico, tanto che a parlare sono 2 inglesi sposate con arabi, che non perdono occasioni per fare battute assolutamente forzate per prendere e prendersi in giro. La moschea è bella per quanto riguarda l’architettura esterna, mentre assolutamente povera nei decori interni se paragonate a quelle del Marocco e della Turchia.


In tarda mattinata raggiungiamo la spiaggia che dista pochi minuti a piedi e facciamo una lunga passeggiata fino alla Sheik Zayed Road, dove si concentra la maggior parte dei grattacieli più alti e moderni, tra cui le Emirates Towers.




Tornati in albergo ci concediamo mezza giornata di sole e bagni in piscina (in questo periodo dell’anno il sole tramonta intorno alle 17.30). La sera mangiamo in uno dei numerosi ristoranti presenti nel Dubai Mall e guardiamo un po’ di negozi: la maggior parte è assolutamente inavvicinabile per via dei prezzi, ma è comunque interessante vedere gli esemplari di maschio arabo che fanno acquisti da Cartier con disinvoltura, oltre all’acquario gigante in bella mostra nel piano centrale e una fontana mastodontica.


3 Gennaio
Giornata dedicata interamente dedicata al sole e ai bagni: la mattina restiamo in piscina e leggere e sonnecchiare, mentre nel pomeriggio ci spostiamo alla spiaggia del Jumeirah beach park: si paga 1 € per entrare (il lunedì è riservato alle donne), a disposizione un bel parco con tavoli per pic nic, spogliatoio, docce, fast food. La spiaggia è bianca e pulita, ma molto compatta e per niente soffice, il mare pulito, con fondale sabbioso, acqua turchese. Sicuramente non si può paragonare alla Sardegna o al Mar Rosso, ma per un bagno a gennaio va benissimo. L’acqua è piacevolmente fresca e si riesce a nuotare tranquillamente. Dopo aver passato mezza giornata qui devo dire che non tornerei a Dubai per stare una settimana in spiaggia, né sceglierei un albergo in riva al mare, per chi vuole fare una vacanza di sola spiaggia non è certo la meta ideale.
La sera andiamo a curiosare un po’ nel Mall of the Emirates, per vedere soprattutto la famosa pista da sci e poi ci spostiamo nel quartiere di Marina, uno dei più nuovi e trendy, con un’invitante passeggiata tra le barche e splendidi grattacieli.




4 Gennaio
Oggi inaugurano il Burj Dubai e c’è grande fermento nel quartiere: in mattinata sono comparse piante ovunque e davanti alla torre hanno addirittura piantato un intero giardino di ulivi nel corso della notte (abbiamo letto che nei periodi di punta c’erano 12.000 operai al lavoro 24h/24h), le palme sono state addobbate a festa e le troupe televisive affollano la zona. Abbiamo scoperto per caso che dal 5 gennaio sarà possibile salire in cima alla torre e così ci precipitiamo a comprare i biglietti, che vengono venduti all’interno del Dubai Mall (20 € a testa per acquisto anticipato). Più tardi ci rilassiamo un po’ in piscina. Nel pomeriggio ci prepariamo con cura per il grande evento e con estrema sorpresa veniamo a sapere che è possibile entrare nella tribuna con tanto di sedie e cocktail anche senza invito e così ci sistemiamo proprio alla base del Burj Dubai, in attesa che arrivi lo sceicco ad aprire la festa.
La quantità di gente che affluisce è impressionante e totalmente indescrivibile la bellezza dei fuochi e dello spettacolo musicale di inaugurazione.







5 Gennaio
L’emozione della sera prima continua fino al momento in cui saliamo in cima al Burj Dubai: gli ascensori sono velocissimi, anche se l’ascesa dura quasi 1 minuto, con estremo fastidio per le orecchie. Arrivati in alto la prima cosa che colpisce è l’oscillazione del grattacielo, perfettamente percettibile e fastidiosa e altra cosa strana sembra quasi di non essere così in alto. Una parte del piano panoramico è all’aperto e una parte al chiuso. E’ possibile rimanere finché si vuole, mentre è necessario rispettare l’ora di salita scritta sul biglietto al momento dell’acquisto.
La vista spazia dalla marina fino al creek, al deserto e alla spiaggia di Jumeirah; nelle giornate più limpide dovrebbe essere possibile avere una visuale a 90 Km di distanza.




La sera abbiamo prenotato l’aperitivo allo Sky view bar del Burj Al Arab, l’hotel finora con più stelle al mondo. Indossiamo il vestito buono ed arriviamo in taxi (non è permesso entrare a piedi!): l’accoglienza non è da 7 stelle, nessuno mi apre la porta del taxi né tanto meno quella della hall, ma almeno all’ingresso ci offrono degli ottimi datteri. La struttura interna dell’albergo è meravigliosa da un punto di vista architettonico, mentre gli arredi sfiorano prevedibilmente il pacchiano. Lo Sky view bar ha una vista stupenda (scrivete sulla prenotazione che vorreste un posto vista finestra e probabilmente lo avrete se arrivate tra i primi), come indicato nella prenotazione è necessario spendere almeno 60 € a testa, così prendiamo 2 cocktail e una selezione di tapas calde. Da esperta del settore posso dire che oltre ad aver notato posate e piatti di qualità non sopraffina e usurate dal tempo, le tapas erano evidentemente fredde e i cocktail poco alcolici. Aggiungiamo 2 birre per arrivare alla cifra minima e lasciamo poi l’obolo di 120€ assolutamente non meritati!




Prima di tornare in albergo visitiamo il Madinat Jumeirah, complesso turistico molto simile a quello del Palace hotel nel quartiere di Burj Dubai.


6 Gennaio
Raggiungiamo in mattinata l’aeroporto per ritornare a casa, contentissimi del nostro viaggio e con una mezza idea di ritornarci anche il prossimo Natale, noleggiando un auto per visitare gli altri emirati e proseguire fino in Oman.
APPUNTI IN BREVE
-
-Clima: la maggior parte delle giornate risulta ben soleggiata, con temperature che arrivano intorno ai 28°C, per cui di giorno vanno benissimo vestiti estivi, mentre la sera serve un maglioncino, più che altro perché spesso si alza il vento. Di giorno si fa tranquillamente il bagno nelle piscine e a mezzogiorno si sta volentieri sotto l’ombrellone, si può anche fare il bagno in mare (freddino). Il sole tramonta verso le 18.00 ma a causa dell’ombra dei grattacieli molte delle piscine degli hotel sono in ombra dalle 14.30.
-
-Gli arabi di Dubai sono molto tolleranti, per cui è possibile indossare gonne al ginocchio, infradito e magliette a mezze maniche senza alcun problema.
-
-Il mare non è eccezionale e sulla spiaggia a dicembre c’è spesso vento: se vi interessa solo la vita da spiaggia cambiate meta
-
-Durante le vacanze di Natale molti occidentali tornano in patria, per cui il traffico non è eccessivo e si può tranquillamente pensare di noleggiare un’auto
-
-Burj Dubai è uno dei quartieri migliori per cercare alloggio, in quanto è equidistante da tutto, al contrario Marina risulta un po’ lontana da tutto
-
-Al momento in cui abbiamo visitato noi Dubai molte delle fermate della metro erano ancora chiuse, informatevi prima di prenotare l’albergo
-
-Dubai non è concepita per i pedoni: i marciapiedi sono spesso in marmo scivoloso, molte volte non sono previsti attraversamenti per centinaia di metri, ecc. Tuttavia in Dicembre-gennaio è assolutamente pensabile di girare la città a piedi perché la temperatura lo consente
- Volete altri consigli specifici? Scrivete a web@andreaegreta.com