Restare a casa propria è una negligenza di cui, presto o tardi, si verrà puniti (P. Morand)

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Lefkada è un’isola greca nello Ionio, di fronte alle coste dell’Epiro, situata tra le più note Corfù (a nord) e Cefalonia (a sud). Lefkada è collegata alla terra ferma mediante un ponte lungo 78 metri, per cui non si deve prendere alcun traghetto interno, e questo è già un vantaggio!


L’isola non ha un aeroporto (il più vicino è quello di Preveza). Noi abbiamo preso il traghetto da Venezia (si può prendere anche da Ancona o Brindisi) fino a Patrasso. L’isola si raggiunge in due ore di macchina, utilizzando il tunnel (a pagamento) di Preveza, che permette di risparmiare un sacco di tempo. Il tunnel è aperto 24 h/24 h, quindi nessun problema se il vostro traghetto ha orari improbabili.


Come buona parte delle isole greche l’interno è montuoso, con strade strette e tortuose, paesini isolati, ma dal fascino indescrivibile. La costa occidentale è più selvaggia e scoscesa, meno sfruttata dal turismo, ma sicuramente più bella di quella orientale. Essenziale noleggiare o arrivare in macchina per poter girare l’isola in lungo e in largo; sconsigliati i motorini perché ci sono forti pendenze, vento e buche, mentre ottima la moto per chi è già abituato ad usarla.


Lefkada è anche il capoluogo dell’isola: è una bella cittadina, con un porto da sogno, dove ogni sera attraccano yatch da sogno in viaggio nello Ionio. Per questo motivo oltre alle caratteristiche taverne greche ci sono tanti locali e negozi alla moda.




Nydri, sulla costa orientale, è il paesino forse più turistico dell’isola, a nostro parere, però è molto più bella Lefkada.


Lygia, Nikiana, Perigaili sono gli altri paesini turistici della costa orientale, ribadisco, preferiamo Lefkada.



Lefkada è la meta ideale per gli amanti del mare: spiagge incantevoli, alcune quasi deserte anche nelle ore centrali della giornata, mare trasparente.  Nonostante dalle foto le spiagge sembrino di sabbia fine, la maggior parte è costituita da ghiaia, che a seconda dei luoghi è più o meno fine (in alcune spiagge noi usavamo le scarpine da barriera) e il mare diventa subito profondo, quindi forse non è il massimo se si hanno bambini piccoli.


Lefkada è “famosa” anche per il vento, qui si radunano kyter da tutta Europa. Noi siamo capitati nelle due settimane di caldo torrido (quando metà Grecia stava bruciando) e di vento non ce n’era nemmeno un filo, ma ci hanno assicurato che sono stati giorni atipici.


La spiaggia di Agios Ioannis, spesso battuta dal vento, è utilizzata soprattutto dai kiter. In questo tratto la sabbia è formata da ghiaia grossa. Dista circa 3 Km dal centro di Lefkada.





La spiaggia dietro al porto di Lefkada. Qui il mare degrada dolcemente ed è quindi adatto ai bambini. L’ingresso al mare è agevole, il fondale è formato da sabbia grossa.





La spiaggia di Mylos (costa occidentale) è raggiungibile a piedi in circa 20 minuti da un sentiero che parte da Aghios Nichitas. Essendo piuttosto faticosa da raggiungere è sempre molto tranquilla. Qui l’acqua diventa subito profonda e spesso ci sono onde abbastanza alte. La spiaggia è di sabbia grossa e in alcuni punti più fine. Splendida al tramonto.




La spiaggia di Aghios Nichitas (costa occidentale) è una delle più frequentate dai turisti. La particolarità sta nel fatto che il paesino è stato costruito proprio a ridosso della spiaggia, creando un effetto molto suggestivo. Ci sono tratti con sabbia abbastanza fine, altri con ghiaia e alcune piccole rocce.




La spiaggia di Porto Katsiki (costa occidentale), sicuramente una delle più belle dell’isola. Per raggiungerla bisogna scendere una cinquantina di gradini. Non andateci troppo presto la mattina perché è completamente all’ombra. Ci sono tratti con ghiaia grossa, altri con sabbia più o meno fine.






Cathisma (costa occidentale). E’ una spiaggia attrezzata, con sabbia fine, facilmente accessibile, con bar e taverne intorno. Sicuramente meno poetica di Mylos, ricorda molto più la nostra costa Adriatica in quanto ad affollamento....






Le spiagge sulla costa orientale sono tutte abbastanza piccole e strette, prevalentemente di sassi e soprattutto ombrose già da metà pomeriggio.



Da Nydri si può prendere il traghetto usato dagli abitanti e raggiungere la vicina isola di Meganisi. Potete scendere al porto di Spartochori e arrampicarvi in circa 20 minuti in cima al paese (in alternativa si può prendere un piccolo bus), dalla cui terrazza del comune si gode di una vista meravigliosa sullo Ionio. Curiosate tra le viuzze strettissime e poi prendete il bus per raggiungere Vathi: impressionante la precisione dell’autista, che in alcuni tratti deve tirare dentro gli specchietti e farsi aiutare dagli abitanti per passare tra le vie più anguste. Vathi è più ampia ed  ha una bella passeggia intorno al porto. Da qui potete rientrare a Lefkada, dal traghette si intravede la villa di Aristotele Onassis sull’isola privata di Skorpios.










Vathi                                                                               


L’interno dell’isola offre paesaggi spettacolari e strade mozzafiato. Il paesino che ci è piaciuto di più è Karya, caratterizzato da una grande piazza pavimentata e sovrastata da mestosi alberi che creano un’ombra magnifica; tutt’intorno caffé e taverne in cui fermarsi a riposare. Qui si trovano anche negozi che vendono pizzi e tessuti locali.






Come in tutta la Grecia, anche qui abbondano gli “studio”, ovvero camere dotate di piastra elettrica per cucinare, mini frigo e lavandino. Noi siamo stati da “Kastro Maistro”, a 6-7 minuti di macchina dal centro di Lefkada. Questo blocco di appartamenti è abbastanza sperduto e bisogna arrampicarsi un bel po’ perché è proprio sulla cima di un promontorio, ma la vista dal nostro balcone era davvero incantevole e ripagante. Più in basso lo stesso proprietario dispone del “Villaggio Maistro”, decisamente più bellino, con giardini e piscina. Gli ospiti di Kastro Maistro possono usufruire della piscina e del bar del Villaggio Maistro.


 

Lefkada